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Solo oggi ci accorgiamo che finora non è stato possibile inserire commenti, in effetti ci sembravate un pò troppo pigri, considerato che siete in tanti a passare da queste parti. Ci scusiamo con tutti quelli che hanno provato a commentare nei mesi scorsi, e vi invitiamo a provarci di nuovo, ora si può!

domenica 28 ottobre 2007

La segnalazione di Bruno Garella

07.03 ovvero l’illusione del riposo. quando punto la sveglia lo so che quei tre minuti non cambieranno niente, ma non riesco a non regalarmeli. devo alzarmi. Fuori fa freddo. Un minuto. No, che mi riaddormento. Inspiro, espiro sotto le coperte, l’ultimo soffio caldo sul corpo: ready, steady, go.

Piastrelle fredde calzini bagno pipì bidet ascelle corridoio cucina caffettiera gas latte gas gocciole corridoio bagno denti mutande camera calzoni maglietta camicia giacca cravatta cappotto corridoio ingresso cazzo corridoio camera portafoglio corridoio ingresso cazzo corridoio camera cellulare corridoio ingresso porcalatroia corridoio camera orologio corridoio ingressochiavi porta chiavi:7.59 ascensore occupato cazzo scale portoncino cammino semaforo bardelleguardie cammino sinistra nobiliore cammino scuola mamme papà bambini zaini trolley cammino donboscoinristrutturazione attraverso ohattento viaAMPIOflaviano(ma che è un nome ampio?) camminopiuveloce cazzoètardi soldi tabaccaio duebigliettigrazie Giulioagricola(penso giulius the farmer) sorrido oblitero aproilgiornale leggo furiocamillo ariaviziata leggo leggo manzoni(penso big beefs) termini paperagialla cambiometro leggo piramide leggo leggo leggo eurfermi cazzoèlamia scendo cammino mcdonald adesso un bigmacnoncistarebbemale porco badge 8.59

Un’ora esatta, è come se un uomo appositamente pagato avesse studiato questo itinerario con un cazzo di cronometro. Basta ripetere tutte le mattine le stesse azion,eppure stamattina …c’è un' immagine inconsueta che continua ad albergare nella mia testa, un particolare che non torna…..avrò mangiato troppe gocciole nel latte… (si, perché quei biscotti contengono senz’altro piccole dosi di sostanze stupefacenti, quindi non riesci a fermarti, ne mangi troppi e ti vengono le allucinazioni. Sì, deve essere così, forse la Pavesi è una branca della Cia, o dell Fbi, è così, infatti anche l’ultima volta che ho mangiato i pavesini, no vabbè non è successo niente però…) ma giurerei di aver visto…ma no, io sono stressato, ma non è stress da lavoro, no. Sono stressato dal bombardamento che subisco da parte delle pubblicità…quelle che si ripetono sempre negli stessi orari, tipo Fiona May che fa mangiare la “Fetta al latte” a Larissa, una merenda “bela fresca” che mi ha perseguitato per tutta l’estate: “e chi la ferma adesso?” Che Dio custodisca le mie risposte a quella domanda.
E allora si: io quella cosa gialla devo averla vista in una pubblicità, mentre facevo colazione, e i biscotti allucinogeni hanno preso quel fotogramma e l’hanno piazzato in modalità random all’interno della mia solita, programmata, monotona, prevedibile, cronometrata mattina…

Segnalazione di Bruno Garella, impiegato

venerdì 26 ottobre 2007

Rapporto #002

Oh Quacko,
temo che la missione abbia già subito un incidente di percorso. Durante il lasso temporale che gli abitanti del territorio a forma di stivale usano denominare “mattina”, mi sono posizionata in un luogo ove i terrestri si concentrano in quantità rilevanti. Il sito è ubicato alcune unità spaziali aldisotto della crosta superficiale, e per accedervi gli individui si sottopongono ad un fugace rito.
Si accostano a delle entità che mi riprometto di decodificare meglio nel prossimo rapporto, vi inseriscono una protesi staccata dal loro corpo, e le entità decidono se concedere il benestare o meno per la discesa. Ho motivo di pensare che la protesi inserita contenga dei parametri biometrici utili ad attestare la capacità di poter accedere senza danni fisici all’habitat sottostante, che differisce notevolmente da quello superficiale. Lo sbalzo di temperatura è apprezzabile, e la qualità dell’atmosfera subisce delle differenze che ho avuto modo di percepire come sgradevoli da parte degli individui. Si tratta di un incremento nella variazione flussometrica della quantità di una determinata particella che aumenta proporzionalmente alla discesa. Ho decodificato un individuo rifersi ad essa come “puzza de sudore”: devo accertarmi che la denominazione sia associata alla qualità dell’atmosfera.
Una volta scesi, gli individui si collocano all’interno di una superficie delimitata da un vuoto e mantengono la posizione eretta. Essi stazionano in questa posizione senza instaurare forme di comunicazione con i propri simili. Mentre altri optano per una soluzione che distribuisce il peso corporeo su dei supporti. Ho motivo di pensare che sia una divisione riconducibile al concetto (già approfondito dall’Enorme Papera Gialla #117 ubicata nella regione denominata “India”) di casta.
Nell’arco di pochi minuti ho avuto modo di assistere a possibili situazioni di conflitto per l’assegnazione delle piattaforme, sventate con l’intervento degli anziani del gruppo che, secondo meccanismi sociali che mi riprometto di approfondire, nel 92% dei casi da me osservati risolvono il conflitto occupando essi stessi la piattaforma.
Mentre tentavo di comprendere la funzionalità di quel luogo, un evento ha alterato il corso degli eventi. Un oggetto di notevoli dimensioni è scivolato all’interno dello spazio vuoto: l’oggetto conteneva diversi individui collocati in uno spazio esiguo. Una volta arenatosi, alcune fessure si sono aperte, e contestualmente all’uscita di alcuni individui ho potuto constatare un drastico peggioramento della qualità dell’atmosfera riconducibile al già accennato concetto di “puzza de sudore”. Una percentuale fissa della superficie dell’oggetto scivolante è composta in materiale trasparente, ho potuto monitorare alcuni settori dell’interno dell’oggetto: gli individui sembravano soffrire, ho motivo di pensare che quella di scendere sotto la crosta per introdursi nell’oggetto scivolante non sia una scelta arbitraria. L’incidente al quale mi rifierivo in apertura del rapporto è accaduto in questo frangente: temo che uno degli individui all’interno dell’oggetto scivolante sia riuscito a vedermi. So bene che durante l’addestramento siamo state avvertite sull’eventualità di brevi momenti di malfunzionamento della trasparenza, ma se questo fosse accaduto durante la mia prima ricognizione potrebbe mettere a repentaglio l’intera missione. L’individuo era parzialmente coperto da una superficie rettangolare in materiale leggero, ho motivo di pensare che sia una forma di protezione standard. Avevo già visto diversi individui monitorare il flusso dell’accesso al sottosuolo e difendersi repentinamente dietro la superficie rettangolare alla visione di altri simili.
Potrebbe essere uno scudo, di conseguenza i possessori dello stesso potrebbero comporre un esercito. E’ plausibile che l’individuo che mi ha visualizzata sia il leader dell’esercito in questione.
Temo per la mia incolumità.
Quacko è buono, quacko è grosso, quacko spacca.
E.P.G. #22

giovedì 25 ottobre 2007

Prova di comunicazione

Oh Quacko,
come stabilito, in data 25 ottobre siamo giunte, ci siamo posizionate. A quanto pare nessuno ha notato la nostra presenza. Ognuna è al suo posto, io sono atterrata sul pezzo di terra a forma di stivale, come da accordi. Appena carpirò le prime notizie sul luogo darò tempestiva comunicazione.
Quacko è buono, quacko è grosso, quacko spacca.